Leggi le recensioni per il Magazine Jazz Convention:
Matteo Marongiu, Open letter to Mingus, Improvvisatore Involontario 2013
Francesco Pierotti Trio, A!, Abeat Records 2013
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Matteo Marongiu, Open letter to Mingus, Improvvisatore Involontario 2013
Francesco Pierotti Trio, A!, Abeat Records 2013
Ralph Towner / Wolfgang Muthspiel / Slava Grigoryan
Travel Guide
Ralph Towner: classical and 12-string guitars; Wolfgang Muthspiel: electric guitar, voice; Slava Grigoryan: classical and baritone guitars
ECM 2310
“Travel Guide” documenta l’incontro di tre chitarristi, l’americano Ralph Towner, l’austriaco Wolfgang Muthspiel ed il kazako di nascita ma cresciuto in Australia Slava Grigoryan. Questi tre musicisti hanno suonato insieme per la prima volta in Australia nel 2005 e da quel momento hanno collaborato spesso assieme. Un disco del 2009 per l’etichetta material records di Muthspiel ha documentato inizialmente il lavoro di questo trio. Poi Ralph Towner ha proposto il progetto alla ECM che lo ha registrato a Lugano nell’agosto del 2012, con la consueta produzione di Manfred Eicher. Towner è un artista chiave per ECM sin dagli esordi che datano a più di 40 anni fa, mentre Muthspiel e Grigoryan segnano con questo album il loro esordio per l’etichetta di Monaco. Grigoryan è conosciuto in Australia come eccellente chitarrista classico mentre Muthspiel è stato una figura importante del jazz transatlantico degli ultimi due decenni sia col gruppo a suo nome, sia per le collaborazioni con Gary Burton, Paul Motian e altri. Questi tre musicisti condividono un forte sentimento per la struttura, un grande senso per l’improvvisazione lirica e per lo spazio, mettendo le loro tecniche strumentali al servizio di una musica piena di grazia. Il repertorio comprende cinque composizioni di Towner e altre cinque di Muthspiel.
John Abercrombie Quartet
39 Steps
John Abercrombie: guitar; Marc Copland: piano; Drew Gress: double bass; Joey Baron: drums
ECM 2334
Il nuovo quartetto di John Abercrombie si avvale oggi del pianista Marc Copland, al suo esordio per ECM. Abercrombie e Copland sono due musicisti con alle spalle una reciproca collaborazione iniziata quarant’anni fa. Nei primi anni settanta erano entrambi membri del quartetto di Chico Hamilton e sempre insieme hanno suonato con la pionieristica band jazz-rock Dreams. In seguito, alla fine degli anni novanta, hanno rinverdito la loro partnership in diversi contesti: dal duo piano – chitarra al trio con Kenny Wheeler, fino al gruppo cooperativo Contact con Dave Liebman e Billy Hart. In quest’ultimo decennio poi, entrambi hanno avuto come membro regolare delle loro rispettive band il bassista Drew Gress. “39 steps” è frutto quindi di relazioni musicali rodate e consolidate. Gli standards jazz ed il lirismo predominano inquesto lavoro con sei tracce scritte da Abercrombie, due da Copland, un’improvvisazione collettiva ed una “decostruzione creativa” dello standard “Melancholy Baby”. Questo album, prodotto da Manfred Eicher e registrato negli Avatar Studio di New York nell’aprile 2013, esce in contemporanea col tour europeo che prevede concerti in Francia, Germania, Austria, Italia, Polonia, Ungheria e Macedonia.
Tim Berne’s Snakeoil
Shadow Man
Tim Berne: alto saxophone; Oscar Noriega: clarinet, bass clarinet
Matt Mitchell: piano; Ches Smith: drums, vibraphone, percussion
ECM 2339
Il primo album eponimo del sassofonista compositore Tim Berne con il quartetto Snakeoil è stato un trionfo per la critica: Allaboutjazz ha descritto la sua musica come “imprevedibile e fresca”. Nel sondaggio di Downbeat à arrivato come decimo tra le migliori uscite del 2012. Il critico Nate Chinen del New York Times lo ha dichiarato il miglior disco dell’anno. Jazzwise ha scritto che è un album “pieno di genuinità umana e di saggezza”. Per il Top Jazz di Musica Jazz è arrivato come terzo musicista dell’anno e quarto album nel 2012. Forte di questa accoglienza Berne ha deciso di alzare la posta con questo secondo album “Shadow Man”. Dopo quattro anni insieme, Berne e la sua band di New York – il pianista Matt Mitchell, il clarinettista Oscar Noriega ed il batterista/percussionista Ches Smith – hanno sviluppato il loro rapporto musicale come un’intesa telepatica. Il risultato di questo album in studio è una meraviglia cinetica, i sei brani di “Shadow Man” sono un connubio tra musica viscerale e cerebrale, tra montagne russe dinamiche e lirismo dolente. Un album mozzafiato di grande impatto.
Aaron Parks
Arborescence
Aaron Parks: piano
ECM 2338
“Arborescence” è un termine che sta a significare qualche cosa che si struttura mettendo radici e rami, come un albero, e queste radici e rami si muovono alla ricerca dell’acqua e del sole. Il giovane pluripremiato pianista Aaron Parks ha chiamato il suo primo album per ECM “Arborescence” perché la musica di questo progetto è il frutto di una improvvisazione in solo in cui poco è stato predeterminato. L’artista racconta che i brani si sono sviluppati “come esseri viventi (…) sentivo la musica come se stesse nascendo e andando dove doveva andare, in modo arboreo”. E’ possibile percepire in questa musica, echi fugacei di Arvo Pärt e Paul Bley, Erik Satie e Kenny Wheeler; ma “Arborescence” rimane qualche cosa di intimo e personale, registrato con le luci al minimo nella calda e cristallina acustica del Mechanics Hall, a Worcester nel Massachusetts. Ascoltando con attenzione, si sente Parks sussurrare parte di una melodia con il piano, come se stesse suonando da solo a casa sua, per se stesso. E’ una poesia contemplativa strumentale “non percepita come un’intenziona cosciente” dice il pianista “ma piuttosto come qualche cosa a metà tra il sogno ed il ricordo”.
Ralph Alessi
Baida
Ralph Alessi: trumpet; Jason Moran: piano
Drew Gress: double-bass; Nasheet Waits: drums
ECM 2321
Per Ralph Alessi, l’uscita di “Baida” – il suo primo album per ECM come bandleader – è un momento magico della sua già ampia carriera. Il trombettista newyorkese è stato un eccellente improvvisatore in gruppi come quelli di Steve Coleman, Uri Caine, Ravi Coltrane, Fred Hersch e Don Byron, portando avanti al contempo vari progetti a suo nome. Ora, con “Baida”, Alessi ha creato qualche cosa di emozionante, un album che può arrivare ad un pubblico ancora più ampio per la qualità delle sue atmosfere ed il fascino delle sue melodie. Per “Baida” Alessi ha coinvolto al piano Jason Moran, al basso Drew Gress ed alla batteria Nasheet Waits. Questo quartetto di virtuosi suona con una straordinaria eleganza ma anche con una tangibile muscolarità. Il tono argenteo della tromba di Alessi, come ha detto il New York Times ha “una luminosità rotonda, come la luna piena”.
Il Pergolese
Maria Pia De Vito: voice; François Couturier: piano
Anja Lechner: violoncello; Michele Rabbia: percussion, electronics
ECM 2340
“Il Pergolese” rende omaggio al compositore del XVIII secolo Giovanni Battista Pergolesi (1710 – 1736), e indaga il suo rapporto con la musica colta e la musica popolare di Napoli, in una prospettiva fortemente contemporanea. Il testo dello Stabat Mater – tradotto in italiano da Maria Pia De Vito – e le arie d’opera, si trasformano in canzoni dalla vivida narratività, cornici aperte che forniscono la chiave per reinterpretare Pergolesi. Gli arrangiamenti di François Couturier dilatano le strutture di Pergolesi offrendo uno spazio peculiare all’improvvisazione. Questo però è un vero e proprio progetto di gruppo, un connubio tra suoni acustici e ritmi di percussioni e metalli, campionature ed elettronica in tempo reale. Le tessiture sonore crescono dense di ricchezza strumentale o si stagliano libere su paesaggi elettronici e coloristici. Il violoncello diventa voce e la voce diventa uno strumento. Il progetto è stato commissionato dal Festival Pergolesi Spontini di Jesi nel 2011. La versione del cd è stata registrata nel dicembre del 2012 a Lugano e prodotta da Manfred Eicher.
Comunicato Ufficio Stampa ECM in Italia
In occasione dell’uscita dell’album “Kernel Panic” Parco della Musica Records 2013, abbiamo incontrato il chitarrista Walter Beltrami
CLICCA SOTTO E ASCOLTA L’INTERVISTA
http://www.radiopopolareverona.com/?q=content/impulse-jazz-intervista-walter-beltrami
In occasione dell’uscita dell’album “Unfold” degli Slanting Dots, Nau Records 2013, abbiamo intervistato e recensito per il magazine http://www.jazzitalia.net il chitarrista Luca Perciballi.
CLICCA SOTTO PER LEGGERE LA RECENSIONE E L’INTERVISTA.
http://www.jazzitalia.net/recensioni/unfold.asp#.UrBU0vTuKuI
http://www.jazzitalia.net/articoli/int_lucaperciballi.asp#.UrBaCPTuKuI
SLANTING DOTS “Unfold” (NAU Records)
Disponibile da SABATO 9 NOVEMBRE 2013 in versione digitale e solida su BANDCAMP e nei negozi
Il trio si forma nel 2007 grazie alla comune frequentazione dei suoi partecipanti ai laboratori didattici del Conservatorio A. Boito di Parma.
Da subito la formazione si è orientata verso la costruzione di un suono personale, veicolo di una visione musicale capace di riflettere la contemporaneità e le sue incredibili contraddizioni. Perciballi e i suoi compagni di viaggio guardano alla musica come un grande serbatoio creativo, da cui attingere senza preoccupazioni di stile o genere. Il jazz è solo una base da cui trarre procedimenti formali che possono essere contaminati dalle conquiste della musica classica contemporanea o da dirompenti sonorità di matrice rock. La freschezza di questo approccio si riflette in brani aperti e cangianti, dove il rigore di una scrittura molto articolata è mitigato dall’impatto sonoro di improvvisazioni libere e sfrontate.
L’elettronica, largamente utilizzata, permette di ampliare la tavolozza timbrica del trio, che spazia tra sonorità jazzistiche e suggestioni sinfoniche, tra caustiche distorsioni rock e delicate improvvisazioni timbriche.
*UNFOLD* racchiude nel titolo stesso l’essenza del disco: ogni opera prima è una scoperta, uno svelare nuove possibilità dettate dall’entusiasmo e dalla voglia di sperimentare ciò che il presente musicale suggerisce.
Perciballi ha organizzato le composizioni dopo un lungo lavoro di ricerca, iniziato nel 2010 durante il suo soggiorno olandese e concluso nella prima metà del 2013. I brani rispecchiano alcune delle caratteristiche salienti della poetica dell’autore: la compresenza di materiale jazzistico e di altro derivato dalla classica contemporanea, il tutto organizzato con un’evidente volontà di affrontare la complessità che ne scaturisce senza paure. Razionalità e istinto convivono nella musica del trio che cancella la divisione fra esecutore e improvvisatore, per proporre un paesaggio sonoro continuo e coerente.
LUCA PERCIBALLI *Chitarrista, compositore e didatta. Si forma in Italia e in Olanda frequentando prestigiose istituzioni come il Conservatorio A.Boito di Parma e il Codarts di Rotterdam. Da sempre diviso tra la sua passione per l’improvvisazione e il rigore della composizione classica, propone da anni una personale visione tesa ad unire i due mondi in un tutto omogeneo. Si è esibito con importanti artisti della scena italiana ed internazionale come Roberto Bonati, Marc Ducret, Sarp Maden, Bruno Tommaso, Graham Collier, Alberto Tacchini, Renato Sellani, Enrico Intra, Mauro Ottolini; coltivando una particolare relazione professionale con il conductor Lawrence Butch Morris. Presta la sua attività di compositore ed arrangiatore per la sonorizzazione di film, pubblicità e installazioni di marte contemporanea.
*ALESSIO BRUNO *Contrabbassista di estrazione sia classica che jazzistica, studia al Conservatorio Vecchi-Tonelli di Modena e presso il Conservatorio dell’Aja. Presta la sua opera professionale in veste di esecutore in diversi contesti jazzistici e in orchestre classiche, apparendo in trasmissioni televisive e festival, sia in Italia che in Olanda. Ha diviso il palco con artisti come Marc Ducret, Butch Morris e Benjamin Herman.
*GREGORIO FERRARESE *Batterista e didatta dall’ampia formazione, propone la sua figura professionale in contesti sia jazzistici che pop. Ha partecipato a festival internazionali collaborando con Roberto Bonati, Graham Collier e il maestro Giorgio Gaslini, per il quale ha inciso come percussionista nel disco Gaslini Sinfonico.
Fondata nel 2011 da Gianni Barone, la *NAU* è un progetto integrato (records, management, pictures, events) dedicato alla musica e alla cultura contemporanea. La NAU pur essendo libera da definizioni, predilige la musica improvvisata e i progetti multidisciplinari. Il proposito è quello di dare un diverso punto di vista della cultura musicale e del suo fare quotidiano, privilegiando la creatività dei giovani autori.
http://naurecords.bandcamp.com/album/unfold
web:
NAU Records_COMUNICATO STAMPA
Verona Jazz Winter (26 Gennaio 2013 – 2 Marzo 2014)
Il celebre Verona Jazz Festival, che nei decenni nella stagione estiva ha accolto nei magnifici teatri all’aperto di Verona le grandi star del jazz mondiale, si presenta adesso in due sale teatrali cittadine, nella stagione invernale: il Ristori, dalla splendida acustica, ormai ben conosciuta, e il Teatro Camploy. Il Ristori presenta grandi nomi internazionali come Richard Galliano, Brad Mehldau, e la giovane rising star americana Cécile McLorin Salvant. Il Camploy dà voce ai giovani talenti italiani, e sono Enrico Zanisi, Giovanni Guidi, il veronese Mauro Ottolini.
Ecco il Programma. Scarica il Programma in PDF
domenica 26 gennaio 2014 ore 21 Teatro Ristori Richard Galliano Sextet “I remember Astor” Richard Galliano bandoneon Bertrand Cervera primo violino Paul Rouger violino Jean Paul Minali Bella viola Eric Levionnois violoncello Sylvain Le Provost contrabbasso lunedì 3 febbraio 2014 ore 21 Teatro Ristori Cécile McLorin Salvant Aaron Diehl piano Paul Sikivie contrabbasso Pete Van Nostrand batteria venerdì 7 febbraio 2014 ore 21 Teatro Camploy Mauro Ottolini Sousaphonix “Bix Factor” Mauro Ottolini trombone, sousaphone, voce Vanessa Tagliabue Yorke voce Stephanie Ocean Ghizzoni voce, riti voodoo Vincenzo Vasi voce, theremin, strumenti giocattolo Paolo Degiuli cornetta Mauro Negri clarinetto, sax alto Dan Kinzelman sax tenore, clarinetto, clarinetto basso Paolo Botti viola, dobro Enrico Terragnoli banjo, chitarra, podofono Franz Bazzani pianoforte, armonio liturgico a pedali Galvan Danilo Gallo contrabbasso Zeno De Rossi batteria lunedì 17 febbraio 2014 ore 21 Teatro Camploy Enrico Zanisi Trio Enrico Zanisi piano Joe Rehmer contrabbasso Alessandro Paternesi batteria lunedì 24 febbraio 2014 ore 21 Teatro Camploy Giovanni Guidi Trio Giovanni Guidi piano Thomas Morgan contrabbasso João Lobo batteria domenica 2 marzo 2014 ore 21 Teatro Ristori Brad Mehldau Trio Brad Mehldau piano Larry Grenadier contrabbasso Jeff Ballard batteriaInformazioni e contatti:
Teatro Ristori
tel. 045 6930000
email info@teatroristori.org
Comune di Verona – Settore Spettacolo
Teatro Camploy
tel. 045 8009549
email teatrocamploy@comune.verona.it
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Martedi 3 Dec 2013 • Giovanni Guidi duo • PALERMO Teatro Jolly – Guidi – Petrella Duo
il trombonista Gianluca Petrella e il pianista Giovanni Guidi
Mercoledi 4 Dic 2013 • Giovanni Guidi • CALTANISSETTA Soupstar
Venerdi 6 Dic 2013 • Giovanni Guidi • MILAZZO (Messina Tirrenica) Soupstar
h 21,30 Teatro Trifiletti Milazzo
Sa 7 Dic 2013 • Giovanni Guidi • ASSISI
h 22 sala delle volte piazza del Comune
Domenica 15 Dec 2013 • Giovanni Guidi • TREVISO
h 20:45 Teatro Eden
Mercoledi 1 Jan 2014 • Giovanni Guidi • TERNI ORVIETO – Enrico Rava Tribe
feat. Gianluca Petrella, Giovanni Guidi, Gabriele Evangelista, Fabrizio Sferra, Teatro Mancinelli ORVIETO h 16
Ve 31 Jan 2014 • Giovanni Guidi • MEYLAN France – Meylan – 20 h Hexagone Scène Nationale
Enrico Rava trompette, composition
Gianluca Petrella trombone
Giovanni Guidi piano
Gabriele Evangelista contrebasse
Fabrizio Sferra batterie
theatre-hexagone.eu
Domenica 23 Feb 2014 • Giovanni Guidi Trio • SIRACUSA
Ortigia – Giovanni Guidi, piano
Thomas Morgan, c.bass
Joao Lobo, drums
LOCATION: Ortigia si mangia via Forte Vigliena 7 ORTIGIA – Siracusa – inizio CONCERTI h 22
Lunedi 24 feb 2014 • Giovanni Guidi • VERONA
h 21 Giovanni Guidi Trio – Giovanni Guidi piano
Thomas Morgan contrabbasso
Joao Lobo batteria
Teatro CAMPLOY – Verona Jazz Winter 2014
Martedi 25 Mar 2014 • Giovanni Guidi • BARI
h 20:45 Teatro Petruzzelli – Giovanni Guidi Trio Special Guest Dan Kinzelman – Showville – Bari