The Spanish Donkey, Raoul, RareNoiseRecords 2015

raoul

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Altro album di casa RareNoiseRecords, Raoul del trio The Spanish Donkey: il nome del gruppo viene da uno strumento di tortura diffuso nelle colonie americane, qui abbiamo 70 minuti di improvvisazione free form articolata in tre tracce in cui ciascuno dei membri fornisce la spina dorsale ( la chitarra di Joe Morris per Raoul, le tastiere di Jamie Saft in Behavioral Sink, infine Dragon Fly Jones riporta in prima linea la chitarra di Morris, mentre il drumming di Mike Pride equilibra il contrappunto tastiere-chitarra. Un album che nelle intenzioni di Morris vuole unire Lou Reed con il free jazz; al di la delle cateorie, il disco é godibilissimo e suonato con energia e sensibilità.

Massimiliano Venturini.

JÜ and Kjetil Møster, JÜ meets Møster, RareNoiseRecords 2015

Ju

 

 

 

 

 

 

 

 

Prendete un trio ungherese basso-chitarra-batteria con una spiccata attitudine al jazz-rock meno ortodosso e fatelo incontrare con un sassofonista e clarinettista ( Kjetil Moster) norvegese dall’attitudine free. Il risultato lo porta a casa per l’ennesima volta la label RareNoiseRecords che dell’approccio avant e visual ha fatto il suo manifesto.

Uscito nel novembre 2014, il progetto JU meets Moster si articola in sei tracce di matrice prog a partire dalla lunghezza, in cui convivono metal prog e bebop ( l’iniziale Dear Johann) , omaggi ad eroi in incognito ( Morze, dedicata al sassofonista ungherese Agoston Béla) , esplosioni noise ( Hassassin e KJU) per poi chiudere con la suggestiva e lunga One. Album coinvolgente e interessante per più di un tipo di appassionato, di cui sono curioso di vedere il seguito.

Massimiliano Venturini.